Una vita tra Bergamo e “Hollywood”: La storia di Elisa Simoncelli, artista degli effetti speciali

Pubblicato il 22 agosto 2024 alle ore 02:29

In un piccolo paese della provincia di Bergamo vive Elisa Simoncelli, una donna di 38 anni al momento dell’intervista, con una professione straordinaria: si occupa di effetti speciali per il cinema.

Alcuni anni dopo essersi laureata in Belle Arti e Brera a Milano ed avviata nella professione di web designer e grafica, Elisa ha sentito dentro di sé l’istinto di inseguire un sogno un pò fuori dal comune, che l’ha portata a Londra per studiare quest’arte. Qui, ha dovuto affrontare numerose sfide, lavorando come barista in due locali per mantenersi, imparando a superare le difficoltà di una cultura diversa e a vivere lontana dalla sua comfort zone.

Durante questi anni intensi ha maturato una maggior consapevolezza di sè ed ha trovato forza nella musica rap, in particolare nel brano “Caterpillar” di Kendrick Lamar, che l’ha accompagnata come un mantra di trasformazione e crescita. Dopo anni di studio e gavetta, Elisa è tornata nella provincia di Bergamo da alcuni anni, scegliendo di lavorare da remoto per rimanere radicata alle sue origini, pur continuando a collaborare con produzioni internazionali.

La storia di Elisa è raccontata nel settimo episodio del podcast CrashPink Stories, dove è stata accompagnata dallo sguardo attento e delicato di Fabio Cleto, che ringrazio ancora per essere intervenuto, critico e saggista che insegna Letteratura inglese e Storia culturale all'Università di Bergamo, dove dirige l'ORA — Osservatorio sui Segni del Tempo e si occupa di immaginari della cultura di massa e di storia del presente.

 

Cosa ci insegna questa storia?

Questa storia ci insegna che il primo gesto per raggiungere i propri obiettivi risiede nell'analizzare la situazione attorno a noi ed ascoltarci con onestà.

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